F-Gas, 5 punti del nuovo regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri

 

Si delinea un quadro più chiaro per tecnici, frigoristi, installatori di impianti di climatizzazione, manutentori di impianti antincendio e meccanici che effettuano la ricarica del condizionatore. L’otto novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo regolamento per lavorare con i gas fluorurati a effetto serra (F-GAS) utilizzati come refrigeranti o agenti estinguenti, espandenti, propulsori o isolanti nelle apparecchiature elettriche.

 

I CINQUE PUNTI DEL REGOLAMENTO

Il nuovo regolamento conterrà molte delle indicazioni previste nella normativa UE 517/2014 che regola a livello europeo l’utilizzo dei gas fluorurati responsabili dell’effetto serra. Dal punto di vista strettamente pratico, molti elementi rimarranno invariati: presentiamo dunque cinque punti di particolare interesse che emergono dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri.

 
  • l’istituzione di una Banca Dati per la raccolta delle informazioni sui gas fluorurati e sulle imprese coinvolte;
  • il mantenimento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare come autorità competente;
  • l’aggiornamento del sistema di certificazione degli organismi di valutazione e l’implementazione del Registro telematico nazionale;
  • l’individuazione di organismi di controllo indipendenti;
  • l’obbligo, per i tecnici, di frequentare un corso di formazione e l’obbligo, per le imprese, di dotarsi delle certificazioni necessarie.

Sarà invece abrogato il precedente regolamento CE 842/2006.

 

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IL COMMENTO DI CONFARTIGIANATO

“Dal Regolamento sui gas fluorurati a effetto serra approvato ieri dal Consiglio dei Ministri arrivano alcune risposte positive alle esigenze di semplificazione espresse dalle migliaia di imprese che utilizzano gli F-gas. Rimangono tuttavia aspetti critici che Confartigianato auspica possano essere corretti negli schemi tecnici di accreditamento che sono oggetto del tavolo di confronto presso Accredia con gli Organismi di certificazione e il Ministero dell’Ambiente”.

Questo il commento di Confartigianato, che negli scorsi mesi aveva richiesto a chiare lettere la necessità di semplificare e alleggerire gli adempimenti amministrativi economici a carico degli impiantisti.