Porretta Terme: a un passo dalla meta le prime guide ambientali GAE

 

Essere Guida Ambientale Escursionistica non significa solo conoscere il proprio territorio, ma anche saper declinare queste conoscenze in virtù delle proprie passioni. «C’è chi è più propenso a fare percorsi nelle periferie della città, chi ad andare in quota con le ciaspole, oppure chi associa il trekking alle degustazioni - dice la tutor Melissa Venturi descrivendo alcuni dei sette partecipanti al percorso formativo per GAE organizzato quest’anno da FORMart».


Con l’esame finale fissato per l’11 novembre, le future guide ambientali otterranno una qualifica riconosciuta a livello regionale e nazionale potendo esercitare in tutta l’Unione Europea. Dopodiché individueranno il tipo di percorso più adatto ad ognuno: «Si possono accompagnare persone con disabilità, bambini, anziani, gruppi di famiglie - elenca Venturi - oppure scegliere tra le stagioni, perché lo stesso percorso risulta completamente diverso tra estate e inverno. Insomma, ci si può proporre al mercato in base a quello che si vuole o che la clientela vuole». 


Per completare il percorso, gli attuali partecipanti dovranno consegnare l’attestato di frequenza alla regione Emilia-Romagna, che li inserirà nell’albo delle Guide e conferirà il tesserino di riconoscimento. «Chi vorrà potrà poi associarsi all’associazione italiana Guide Ambientali Escursionistiche per ottenere un ulteriore patentino e agevolazioni, come la copertura assicurativa» - spiega Venturi. 


Questo per FORMart era il primo corso, ma si stanno già raccogliendo le iscrizioni per il prossimo, di cui ancora non è stata fissata una data d’inizio ma si punta “alla primavera-estate, perché 80 delle 150 ore complessive si svolgono in ambiente. Quest’anno, ad esempio, i partecipanti sono saliti dal Cimone fino al Delta del Po“. 


«Al momento ci sono già un’ottantina di persone a Porretta che vogliono provare e per accedere dovranno superare una verifica della conoscenza degli aspetti ambientali naturalistici della regione Emilia-Romagna e di una o più lingue straniere a livello B2. Il corso poi partirà se sarà raggiunto il numero minimo fissato in 18 partecipanti. Durante le lezioni, che quest’anno si sono svolte sempre di sabato e di domenica, non si affronteranno solo temi legati all’ambiente, ma principalmente si affineranno le conoscenze».

I sei moduli vanno infatti dagli aspetti legislativi e normativi, fino alle tecniche di divulgazione e marketing turistico, passando per la sicurezza e le tecniche escursionistiche (costo complessivo di 900 euro, più 70 per il test).

Tratto da: Un'idea di Appennino