PES PAV PEI: le novità nel 2022

PES PAV PEI: le novità nel 2022
 

Ad ottobre dello scorso anno è stata pubblicata la nuova edizione (la quinta) della normativa CEI 11/27, revisione della precedente norma del 2014 da cui deriva. Essa si applica ai lavori su impianti elettrici e ai lavori connessi nonché a tutte le attività svolte in prossimità, come ad esempio i lavori edili.

Sono esclusi dalla presente norma i lavori su impianti sotto tensione superiori a 1000 v in corrente alternata e superiori a 1500 v in corrente continua, oggetto della norma CEI 11 – 15. Rispetto alla edizione precedente, le modifiche introdotte riguardano l’aggiornamento di alcune definizioni e l’introduzione di precisazioni in merito al lavoro elettrico, ai controlli funzionali, all’organizzazione del lavoro e alle modalità e tempistiche di svolgimento della formazione e relativi aggiornamenti

PES PAV PEI: chi sono?

 

Persone esperte (PES), persone avvertite (PAV), persone idonee (PEI): i tre acronimi riassumono tre ruoli differenti che vengono ricoperti da professionisti idonei per intervenire su impianti elettrici e parti di essi, in tensione e fuori tensione.

Le tre categorie differiscono in base all’intervento che possono attuare: 

  • PES: possono attuare interventi in assenza di tensione o in prossimità di parti in tensione in ragione della loro formazione, conoscenza ed esperienza;
  • PAV: possono attuare gli stessi interventi delle PES, ma sempre in presenza di un coordinamento delle stesse PES;
  • PEI: possono attuare interventi di categoria O e I, in ragione della loro capacità tecnica.
 

Seppur differenti, le tre figure sono chiamate a frequentare lo stesso corso per poter essere qualificati come PES, PAV o PEI dal datore di lavoro.

Le modalità di erogazione e di aggiornamento della formazione finalizzata all’acquisizione di questa certificazione vengono regolate dalla normativa CEI 11/27.

 

La quinta edizione della normativa CEI 11/27: le novità

 

La normativa CEI 11/27 prevede (e lo prevedeva anche nella precedente edizione) che sia il datore di lavoro a nominare i PES e PAV.

Dalla quinta edizione, questa procedura di nomina dovrà avvenire in forma scritta e dovrà essere effettuata sulla base della specifica formazione svolta, della esperienza maturata nonché essere adeguata alle caratteristiche del lavoratore.

All’interno delle tre figure PES, PAV e PEI, vengono definite altre funzioni più specifiche. Tra queste sono da menzionare RI (il responsabile dell’impianto), URL (l’unità responsabile dei lavori) e PL (la persona incaricata della conduzione del lavoro). La nuova edizione della normativa prevede un aggiornamento delle definizioni e caratteristiche di questi tre ruoli specifici:

  • RI: è il responsabile dell’impianto: sarà coinvolto solo nelle procedure che riguardano interventi sull’impianto elettrico, in quanto è il responsabile della sicurezza dell’impianto durante lo svolgimento dei lavori. Deve essere Pes.
  • URL: è l’unità responsabile dei lavori: non si occuperà soltanto dell’esecuzione del lavoro, ma anche della preparazione dell’intervento e organizzazione del lavoro.
  • Il PL cambia la sua nomenclatura: da “preposto lavori” passa a persona incaricata della conduzione e coordinamento del lavoro. Ha la responsabilità della conduzione operativa dei lavori, compreso il controllo del comportamento del personale anche in relazione all’uso di attrezzature e dpi. 

La quinta edizione della normativa CEI 11/27 chiarisce inoltre alcuni aspetti del lavoro elettrico: l’organizzazione del lavoro e degli interventi, la comunicazione e i lavori sotto tensione esclusi dalle procedure interessate.

Infine, le novità riguardanti la formazione: in primo luogo quest’ultima potrà essere svolta secondo le canoniche modalità in presenza (cioè in aula), ma anche a distanza, mediante l’utilizzo della modalità webinar (video conferenza sincrona) ed e–learning.  In seconda battuta viene risolta una questione annosa: è infatti introdotto chiaramente l’obbligo di aggiornamento della durata di 4 ore con cadenza quinquennale.

Rispetto a quest’ultimo aspetto, la ratio ispiratrice del legislatore è sempre la medesima. La sicurezza sul lavoro è una materia dinamica, e come tale si rende necessaria una formazione continuamente aggiornata a fronte dell’evoluzione dei rischi, della norma, delle soluzioni tecnologiche e delle metodologie emergenti di prevenzione dei rischi di infortunio anche mortali.

Inquadrate in quest’ottica, la formazione e l’aggiornamento periodico risultano essere una risorsa ed un investimento necessario da parte delle Aziende al fine di continuare ad operare nel migliore e più sicuro dei modi. 

 

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