NCC e taxi: le regole per una guida sicura. Intervista a Gianni Ferri

 
 

Svolgere l’attività di conducente Taxi o NCC è molto diverso da effettuare qualsiasi altro lavoro. A cambiare non sono solo la modalità “itinerante” e gli orari, ma soprattutto il luogo di lavoro. Lavorare su strada significa condividere il proprio luogo di lavoro con tantissime altre persone che usufruiscono della mobilità per motivi personali. Dopo aver illustrato come accedere alla professione con il docente Stefano Giuli approfondiamo gli aspetti professionali con il docente Gianni Ferri.  Diritto, comportamento alla guida e sicurezza sono, oltretutto, proprio oggetto dei quiz per ottenere la licenza NCC/TAXI.

 

Cosa significa lavorare tutti i giorni su strada? Quali sono le principali caratteristiche del lavorare sulla strada rispetto ad altri lavori?

 

Tutti usano la strada ma non tutti ne fanno lo stesso utilizzo. Anzi, molti fanno un utilizzo molto diverso dai conducenti per i quali è il luogo di lavoro e lo strumento per raggiungere i propri obiettivi.
Diversamente da altre professioni, chi lavora su strada deve mettere in conto un forte margine di incertezza dovuto a comportamenti e fattori extra lavorativi, a differenza della maggioranza delle professioni, dove il progredire dei tempi e delle attività ha un buon margine di prevedibilità.
Non ultima la sicurezza: al contrario del comune sentito dire, accanto agli infortuni denunciati in fabbrica o cantieri, la strada occupa una posizione rilevante (circa il 65%, compresi i cosiddetti infortuni in itinere).

 

Molti quesiti riguardano il diritto. Quali sono i risvolti immediatamente pratici nella professione di tassista/conducente NCC?

 

Il conducente professionale svolge la propria attività in forza di un titolo, oltre alla patente di guida, che gli consente di svolgere il servizio cui l’azienda è preposta. 
Innegabile l’aspetto positivo, che consente allo Stato di monitorare preventivamente chi accede alla professione. Altrettanto innegabile l’aspetto negativo che non contempla un titolo a sé stante ma come appendice alla patente posseduta.
Ne consegue che un evento sanzionatorio come la sospensione o la revoca della patente nei confronti di un conducente professionale, anche se generato al di fuori del contesto professionale ha la conseguenza di essere interdittiva anche per lo svolgimento dell’attività. 
Chi si appresta a svolgere la professione di tassista e conducente NCC deve dunque tenere sempre in seria considerazione le regole della strada e la normativa che regolamenta il settore.

 

Come approcciarsi agli incidenti? In caso di sinistro cosa cambia tra un comune automobilista e un autista NCC/Taxi?

 

In ambito civilistico, in base alla responsabilità “aquiliana”, non ci sono differenze tra un normale conducente e un professionista. Sicuramente il conducente professionale incontra maggiori difficoltà se deve accedere all’auto sostitutiva, che non può certamente essere un veicolo qualunque: banalmente basti considerare la presenza del tassametro, il transito sulle corsie preferenziali, la destinazione di utilizzo dell’autovettura, ecc. 

 

Perché all’interno di un esame NCC vengono verificate le conoscenze approfondite dei comportamenti da assumere in caso di incidente?

 

Sia nel caso di incidente con soli danni alle cose che nel caso si siano verificati danni alle persone si confida nel fatto che il soggetto che è in strada tutto il giorno sappia tenere il giusto comportamento. Alle nozioni di base, già contenute nel programma per il conseguimento della patente di guida, vengono aggiunti aspetti che riguardano gli ambiti penale e civile conseguenti il sinistro stradale unitamente alle nozioni di base di pronto soccorso, mettendo principalmente in evidenza le cose da “non fare”. Argomenti che avremo modo di approfondire durante gli incontri del corso.

 

Vorresti maggiori informazioni sulla prossima edizione del corso?

 

Compila il modulo di contatto. Ti ricontatteremo al più presto.

 
 
(*)
 
(*)
 
(*)
 
 
 
 
 
(*)