Manutentore del verde: una professione sempre richiesta

 

Per alcuni è un hobby, per molti altri è una professione a tutti gli effetti. Occuparsi di prati, alberi e piante e curarne l’aspetto è una attività che in Italia continua a dare lavoro a un grande numero di persone. Ma quali sono le differenze tra un giardiniere, un garden designer e un manutentore del verde? Qual è la situazione attuale dell’intero settore? E quali sono gli aspetti che è fondamentale conoscere prima di iniziare questa professione?

Ne parliamo con l’esperto Alberto Minelli del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari, Area Parchi e Giardini dell'Università di Bologna. Il formatore dei corsi FORMart dedicati alla Gestione del Verde da molti anni prende parte all’attività di ricerca del DISTAL, occupandosi anche di docenza in diversi master universitari Unibo.

I suoi progetti più importanti? Le alberature monumentali del parco della Reggia di Caserta, il restauro del parco di Villa Sorra a Castelfranco Emilia, la riqualificazione del parco XXII Aprile di Modena in collaborazione con l’arch. Renzo Piano, oltre ai progetti in Costa Rica, Panama, Iraq, Iran e Turkmenistan.

 

Qual è la differenza tra giardiniere e manutentore del verde?

 

Sono in tanti a confondere le due professioni. Il primo è un profondo conoscitore dell’arte dei giardini e dell’arte della progettazione. Il manutentore è invece una figura maggiormente pratica che per poter realizzare il proprio lavoro deve possedere competenze tecniche. La differenza si sta man mano assottigliando perché oggi il mercato tende a cercare una figura a 360°. Da questo nasce la necessità di un manutentore del verde ben preparato.

 

Come abbiamo già riportato in un precedente approfondimento il manutentore del verde era una professione in crescita secondo i dati Unioncamere. Rileva che sia ancora così?

 

Sì, indubbiamente il mercato e il settore sono in crescita, ma sono ancora molte le persone che si improvvisano e si dichiarano giardinieri e manutentori ma non lo sono. C’è una profonda dicotomia tra i professionisti e i lavoratori occasionali. Sia in termini di costi ma anche di resa e risultato finale.

 

Cosa offre maggiormente lavoro? La cura e la manutenzione del verde o il garden design, la progettazione di parchi e giardini?

 

Nella mia esperienza professionale riscontro che oggi con la semplice progettazione si fa fatica. Se guardiamo i numeri, c’è una richiesta molto più forte della manutenzione del verde e dei giardini.

 

Quanto conta la preparazione e la formazione in questo campo?

 

Molto. Ci sono realtà che guardano con grande attenzione a questo aspetto: in particolare, chi offre servizi verso l’esterno, come la manutenzione del verde deve rispettare la regolarità della propria formazione, soprattutto nell’ambito della sicurezza. Poi, conta ovviamente anche l’esperienza.

 

La parte pratica del corso di manutentore del verde di FORMart si svolge nella tenuta storica di Palazzo Minelli. Quale sarà il valore aggiunto di svolgere la parte pratica proprio all’interno di un’ azienda agricola?

 

L’azienda agricola è molto più estesa rispetto a un giardino ed è possibile, sempre all’interno di uno stesso luogo, fare pratica su contesti diversi come i tappeti erbosi, siepi, arbusti. In un percorso formativo per diventare manutentore del verde è l’ideale.

 
 

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