Lavoro: tra gli under 30, il contratto di apprendistato supera l’indeterminato

 
 

Il sorpasso è compiuto. Nell’ultimo anno il numero di assunzioni in apprendistato tra gli under 30 si conferma superiore al numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato: 283mila contratti registrati con la formula dell’apprendistato tra aprile 2017 a marzo 2018 contro le 254mila unità dell’indeterminato.

Le buone performance dell’apprendistato appaiono particolarmente interessanti se lette in ottica tendenziale: a partire da Gennaio, Febbraio e Marzo 2018 le nuove assunzioni di apprendisti under 30 segnano una crescita del 15,9% contro il più basso (ma positivo) +6,1% delle nuove assunzioni a tempo indeterminato. A confermarlo è lo studio di Confartigianato sui recenti dati Istat sull’occupazione in Italia.

Il commento di Gilberto Luppi, Lapam Confartigianato

«L’apprendistato è un driver potente per far crescere l’occupazione. Le misure di sostegno di questa tipologia contrattuale sono vincenti: è così che si fa bene al lavoro - ha dichiarato Gilberto Luppi, presidente di Lapam Confartigianato. 
Nella nota diffusa dall’associazione di categoria di Modena e Reggio Emilia, l’aspetto economico-contributivo viene menzionato a chiare lettere: «Su tale buon andamento influiscono gli interventi di decontribuzione dell'apprendistato sostenuti dall’intervento di Confartigianato Lapam».

Gli sgravi contributivi previsti dalla formula dell’apprendistato sono particolarmente consistenti per le aziende interessate ad assumere giovani lavoratori. Ne abbiamo già parlato in questo articolo, dove abbiamo segnalato la possibilità di un esonero contributivo superiore a 20.000 euro in 5 anni.

Dati ISTAT

Osservando più nel dettaglio gli ultimi dati Istat pubblicati a luglio possiamo notare un incremento positivo del tasso di occupazione nell’ultimo trimestre preso ad esame (marzo-maggio 2018).
A fianco della crescita dei contratti di apprendistato si registra un aumento del numero di occupati dello 0,9%, pari a 212mila persone. Cresce il numero di dipendenti a tempo indeterminato (+38mila) e determinato (+105mila), insieme ai lavoratori indipendenti (+70mila).
Segnali positivi di ripresa arrivano anche dal lavoro per gli ultracinquantenni, in netta crescita nell’ultimo trimestre.