Giuseppe Perrone: Il ruolo essenziale dell'accompagnatore turistico

 
 

Aerei, hotel, vacanze, panorami e capitali europee. Quando parliamo di turismo la nostra mente ci porta lontano a immaginare mete da sogno e lunghi viaggi. Il turismo però è anche altro. Essenzialmente è fatto di persone. Con le loro esigenze, desideri, grandi e piccole difficoltà.

Per trovare e organizzare le soluzioni adatte a ogni gruppo o persona entra in gioco la formazione e l’esperienza dell’operatore turistico. Qualcosa che non si può improvvisare, come ci spiega Giuseppe Perrone, da anni attivo nel settore turistico e più recentemente accompagnatore grazie al corso FORMart

 

Perché hai deciso di ottenere questa abilitazione dopo tanti anni di lavoro nell’ambito turistico?

 

Negli ultimi anni ho iniziato a interessarmi all’attività di accompagnatore turistico perché sentivo la necessità di una spinta a fare qualcosa di diverso dal mio lavoro in aeroporto. Per 8 anni ho lavorato per una società di handling fornendo servizi di assistenza di terra per le compagnie aeree presso l’aeroporto Marco Polo di Venezia. L’anno scorso ho deciso di prendere il patentino di accompagnatore e oggi collaboro con una agenzia che offre servizi di incoming ad altre agenzie più grandi. Lavoriamo sul territorio di Venezia e siamo specializzati in eventi di alto livello.

 

Un accompagnatore lavora anche in aeroporto. Quanto è fondamentale il suo ruolo?

 

Direi fondamentale, molti transfer che vengono venduti dall’agenzia comprendono la presenza di un accompagnatore capace di interfacciarsi a una clientela internazionale. Anche i clienti che viaggiano abitualmente sono spesso un po’ ansiosi e spaesati in aeroporto nuovo. L’accompagnatore ha il ruolo di accompagnarli nei processi di check-in e sicurezza e assicurare loro le soluzioni migliori in caso di ritardi e cancellazioni.

 

Quali sono le aziende che hanno la necessità di dialogare con un accompagnatore turistico?

 

Sono tante: sicuramente ci sono le agenzie, le società di incoming, i tassisti, gli ncc, tutti i vari fornitori dei servizi e tour. Aziende alle quali ogni accompagnatore potrebbe offrirsi spontaneamente per ricevere offerte di collaborazione. 

 

Perché la formazione ricopre un ruolo centrale? Perché non è possibile improvvisarsi accompagnatori?

 

La formazione, l’esperienza e i modi di essere sono essenziali per svolgere questo lavoro. Occorre essere sicuramente una persona loquace, avere buone capacità comunicative, attitudine al problem solving e attenzione nei confronti dei clienti. Capacità innate ma che si possono certamente sviluppare.

La formazione è importante per conoscere le regole e prepararsi a ogni situazione lavorativa. In questo mestiere non ci si può improvvisare perché bisogna essere pronti a ogni imprevisto o necessità particolare. Ad esempio qui a Venezia occorre considerare i fenomeni di acqua alta ed essere sensibili a criticità come un cliente che non riesce a camminare bene. Sono tutti aspetti che solo attraverso la formazione, l’empatia, l’esperienza e una certa flessibilità si riescono a gestire.

 

Cosa hai apprezzato nei corsi FORMart?

 

Ho apprezzato le lezioni che si svolgono in webinar che sono un grosso aiuto quando si verificano in concomitanza con turni o giornate lavorative con orari particolari. Nel corso ho avuto modo di confrontarmi con altre persone che lavorano nel mio settore. Per me l’aspetto umano è molto importante e ancora oggi mi fa piacere quando incontro in giro per Venezia un altro ex partecipante del corso.  

 
 

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