Quale caratteristica, quale dote non può mancare in un accompagnatore turistico? Leadership, empatia, problem solving sono elementi imprescindibili, senza dimenticare la conoscenza profonda della città dove si esercita la professione. Dei suoi quartieri, delle sue piazze, delle sue vie. Che diventano sestieri, campi e calli nella città di Fabrizio Berger. Architetto, art director, graphic designer, fondatore di una agenzia di comunicazione e a partire da quest’anno, anche accompagnatore turistico.
Spesso si dimentica, ma Venezia non è solo una meta turistica. È una città con i suoi cittadini che non solo ci abitano, ma ci vivono, ci lavorano e fanno cose normalissime come portare i figli a scuola o una partita a tennis. Ho partecipato a molti progetti sulla città, tempo fa ho scritto anche un libro che ha come titolo “A Venezia si va in fila indiana”. Adesso voglio mettere in pratica le mie idee collaborando con tour operator locali. Per fare questo occorre un patentino: ecco perché ho scelto di ottenere l’abilitazione di accompagnatore turistico.
Credo che ogni luogo si possa vivere e visitare in diversi modi. L’accompagnatore può fare la differenza attraverso la propria sensibilità e conoscenza della città. Venezia non è solo fatta dei soliti luoghi, ma anche di momenti e persone. Sicuramente, un tramonto vissuto in alcuni angoli della laguna può aggiungere un’emozione unica all’esperienza di viaggio. Un buon accompagnatore sa in quali locali tipici portare il turista, dove può fermarsi a parlare con una persona del luogo. E magari, una chiacchera dopo un’altra un anziano può raccontare quell’aneddoto che non troveresti mai in nessun libro o guida della città.
Partiamo dicendo da cosa non è. Non è una classica guida turistica, dentro non trovi nomi e indirizzi ma vere e proprie istruzioni per l’uso per conoscere Venezia, apprezzarla e viverla fino in fondo. È frutto di un progetto realizzato con fotografi e colleghi specializzati in street art. Le istruzioni per l’uso sono un modello che stiamo attuando anche in altre città, le reputo un’ottima prassi per favorire un turismo realmente sostenibile.
Ho iniziato a cercare il corso nella mia regione ma non li ho trovati, così mi sono diretto in Emilia-Romagna. Dopo essermi documentato parecchio ho scelto FORMart perché il corso mi è apparso fin da subito molto affidabile. Adesso posso dire che le mie aspettative sono state davvero rispettate.
Non mi aspettavo di conoscere altri partecipanti con caratteristiche e background anche molto diversi tra loro. Questo è stato sicuramente un aspetto positivo. Sotto il punto di vista dei contenuti, le lezioni sulla geografia e sull’accompagnamento sono state molto piacevoli. Onestamente non mi aspettavo fosse presente così tanta normativa: il docente Filippo Sica è stato davvero in gamba a spiegare in maniera molto chiara e semplice anche gli argomenti più ostici e pesanti. In generale è un bene imparare che esistono tante regole e pericoli da fronteggiare, così come occorre essere consapevoli delle responsabilità e dei possibili imprevisti. In fondo è questo che contraddistingue il lavoro di un professionista.
Sono in partenza nuove edizioni del corso di Accompagnatore turistico.Compila il modulo di contatto per scoprire tutti i dettagli sui prossimi corsi in programma.