Agricoltura 4.0: il futuro è in mano ai digital farming specialist

Maggiori guadagni, costi minori e ottime prospettive di lavoro per chi saprà unire le capacità tecniche alle competenze digitali: questo lo scenario dell’agricoltura 4.0. Una rivoluzione?
No, definiamola pure come una naturale evoluzione dei processi produttivi e agricoli. Dove sensori e strumenti di precision farming, droni, dispositivi IoT e software sono sempre più diffusi, sempre più utilizzati e sempre più interconnessi tra loro. Anche nella cara vecchia Italia.

In Lombardia e in Emilia–Romagna, così come nel resto dello stivale, si cominciano a raccogliere i primi risultati di una intensa campagna di rinnovamento e digitalizzazione nell’agricoltura. La formazione e il lavoro di un digital farming specialist assume maggiore rilevanza e inizia ad affiancarsi alle figure tradizionali che trovano impiego nelle grandi aziende agricole.

Alcune si affidano già alle tecnologie digitali per effettuare i controlli preventivi, le attività di monitoraggio e gli interventi correttivi. Il 73% sfrutta dati e analytics (fonte osservatorio Smart Agrifood), il 57% impiegano software di elaborazione. Osserviamo meglio come vengono utilizzate le nuove tecnologie e di cosa si potrebbe occupare un digital farmer in azienda.

TECNOLOGIE SMART PER AZIENDE AGRICOLE 4.0

Quali sono gli strumenti digitali a supporto dei digital farming specialist? 

Innanzitutto i droni, più rapidi e affidabili rispetto ai satelliti per il telerilevamento e l’analisi dello stato di salute di una particolare coltura. Gli APR e i SAPR fino a 25 kg di peso possono essere dotati inoltre di moduli per effettuare trattamenti localizzati attraverso l’applicazione remota di prodotti biologici.   

Nei campi GPS, sensori e centraline meteo permettono di raccogliere dati importanti per monitorare il lavoro di produzione, il livello di maturazione dei prodotti e l’andamento dei fenomeni agrometeorologici.

 

I big data raccolti in tempo reale vengono quindi gestiti e elaborati da software che permettono di prendere decisioni mirate e immediate. Il risultato? Una resa maggiore del campo e un netto miglioramento della qualità dei prodotti: con l’aiuto del digitale è possibile utilizzare una quantità minore di prodotti chimici. 

DIGITAL E PRECISION FARMING: IL CORSO GRATUITO FORMART

La figura del digital farming specialist è molto recente ed è raro trovare un corso completo per acquisire tutte le skills necessarie per iniziare questa professione.

A Modena inizierà presto uno dei primi corsi in Italia realizzato da FORMart in partnership con l’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Piacenza), l’ITS Ignazio Calvi di Finale Emilia e l'IIS Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia.

 

Il corso di 800 ore prevede insegnamenti come l’analisi di raccolta dei dati, la sostenibilità economica e ambientale, il telerilevamento e l’impiego di dispositivi NIR e GPS. Oltre alle 470 ore di lezione in aula sono previste 330 ore di stage in aziende partner del progetto nel territorio modenese per poter far subito esperienza. 

La partecipazione è completamente gratuita: il corso è co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna. Sarà prevista una verifica delle competenze e una prova di selezione: tutte le informazioni sono contenute nella scheda del corso.