Ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2019 per continuare a lavorare
su impianti termici a biomassa, sistemi a bassa entalpia e impianti a energia
solare. Entro questa data i tecnici installatori e manutentori di impianti a
Fonti Energetiche Rinnovabili dovranno aver frequentato un corso FER di 16 ore,
secondo quanto prescritto dalle normative italiane.
Frequentare il corso di aggiornamento triennale è però molto
più di una semplice formalità: l’Italia e l’Europa hanno recentemente alzato l’asticella
dei propri obiettivi sull’energia rinnovabile. Il mercato del lavoro per i
tecnici di impianti FER è destinato a crescere in maniera sempre più rapida: ne
parliamo con Paolo Zecchini, docente FORMart e titolare di TEKNOLOGICA SRL,
azienda emilano-romagnola specializzata nel settore dell’impiantistica.
Il
parlamento europeo ha approvato le direttive UE 2018/2001 e 2018/2002 che
riguardano l’efficienza energetica e l’uso delle fonti di energia rinnovabile.
La prima stabilisce un quadro comune per i paesi dell’Unione Europea nella
promozione e nell’attuazione di misure per aumentare il ricorso alle energie
rinnovabili: ad esempio, garantire l’accessibilità dei prezzi all’energia
sostenibile e favorirne l’utilizzo in contesti industriali.
La direttiva UE 2018/2002 si concentra invece sull’efficienza energetica,
stabilendo norme adatte per rimuovere gli ostacoli sul mercato dell’energia che
frenano l’efficienza nella fornitura.
Tra i tanti interventi, è interessante la
prospettiva di poter consentire la contabilizzazione da remoto dei consumi
energetici negli impianti per la climatizzazione e l’acqua calda sanitaria.
Il
MiSE (Ministero allo Sviluppo Economico), ha inoltrato alla Commissione europea
la Proposta di Piano nazionale integrato per l’Energia e il Clima, che pone
traguardi ambiziosi per il 2030.
Rispetto ai Consumi Finali Lordi di energia,
l’obiettivo è di riuscire a soddisfarli al 30% con energia proveniente da FER:
in particolare, per quanto riguarda i trasporti, l’obiettivo è fissato al
21,6%.
Riguardo all’efficienza energetica, l’obiettivo è ridurli del 43% rispetto allo scenario PRIMES 2007,
abbattendo i gas serra (per i settori non ETS) del 33%. Ma prima di allora,
sarà importante intervenire per raggiungere gli obiettivi del 2020.
A breve, è lecito aspettarsi un bonus consistente per
sostituire coperture in amianto con pannelli fotovoltaici, agevolazioni per
l’autoconsumo di energia e l’ammissione agli incentivi mediante progetti
selezionati a seguito di procedure dettagliate.
Uno scenario che può riservare
buone occasioni e opportunità per le imprese che scelgono di specializzarsi
negli impianti a fonti di energia rinnovabile.
Per
rimanere iscritti all’albo professionale, occorre partecipare a un corso FER
per assolvere all’obbligo di aggiornamento triennale.
In Emilia-Romagna,
secondo l’Accordo Stato-Regioni, i responsabili tecnici di impianti a fonti di
energia rinnovabile dovranno avere già svolto un corso entro il 31 dicembre
2019.
L’attestato finale ha validità su tutto il territorio nazionale e per
ottenerlo occorre frequentare per intero le 16 ore previste.
L’obbligatorietà
riguarda sia i tecnici installatori e manutentori di impianti termoidraulici,
sia di impianti elettrici.
Riguarda, ad esempio, chi si occupa di caldaie,
caminetti e stufe a biomassa impianti solari termici e fotovoltaici, pompe di
calore e sistemi geotermici a bassa entalpia.