IMOLA: la rivoluzione digitale passa dalla formazione di sviluppatori informatici

 

Imola, il suo territorio e le sue imprese sono pronte. Per affrontare le nuove sfide della rivoluzione digitale e dell’Industria 4.0, adesso occorre attendere solo la formazione di nuove figure lavorative. Sviluppatori, programmatori, ingegneri informatici, creativi: sono loro i profili più ricercati dalle imprese dell’imolese. 

A confermarlo è la Confartigianato Bologna Metropolitana, che insieme a Elisabetta Pistocchi di FORMart e gli altri relatori del convegno “Sviluppatore 4.0” ha presentato le opportunità di crescita nel digitale per aziende, studenti e lavoratori.

 
 

Nuovi corsi per colmare il gap

Tante le offerte di lavoro, pochi i giovani con competenze qualificate. La questione principale affrontata nel convegno dello scorso 27 giugno è la distanza tra l’alto numero di profili richiesti dalle aziende del territorio e il basso numero di risorse disponibili. La soluzione? Dare la possibilità, soprattutto ai più giovani, di migliorare le proprie competenze nello sviluppo di applicazioni informatiche e di siti web acquisendo le basi dei codici e dei framework più utilizzati. Non solo in aula ma direttamente sul campo, all’interno di stage in aziende tecnologicamente avanzate.

È sulla base di questi principi che FORMart sta progettando corsi a partecipazione gratuita per neodiplomati, studenti e disoccupati. Cosa si imparerà all’interno di questi corsi? Le basi di HTML 5, CSS, Javascript, Angular e React per essere pronti al lavoro di coding come front-end o back-end developer.

I corsi prevedono la presenza di aziende partner rilevanti sia nell’ambito digitale, sia nell’ambito strettamente locale.
«I corsi di formazione organizzati con la fondamentale collaborazione di Confartigianato nascono sempre dal dialogo continuo con le imprese del territorio – ha spiegato Elisabetta Pistocchi, direttrice di FORMart. Insieme alle imprese guardiamo ai temi dell’innovazione e dell’Industria 4.0 come un’occasione di crescita per tutti, aziende e persone. È qui che si registrano le maggiori richieste ed è proprio da qui che possono nascere opportunità interessanti». Nella stessa direzione l’intervento di Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana: «La nostra associazione sta mettendo in connessione domanda e offerta per strutturare percorsi adeguati anche per gli imprenditori che non vogliono rimanere fuori dalla rivoluzione 4.0».

 

Perchè le aziende cercano sviluppatori

La grande richiesta nel territorio è dettata dalla bassa percentuale di laureati in informatica “solo 96 su 17.000 laureati a Bologna nel 2017” commenta Alessandro Seravalli di Sis.ter: «Occorre una risposta da parte dei giovani per affrontare il tema sempre più pressante del digital divide tra città e campagna, tra territori serviti e non serviti, perché i sistemi digitali sono e saranno le infrastrutture del nostro modo di vivere». 

In un mondo sempre più automatizzato, ci sarà spazio però anche per figure creative: «Accanto alle competenze tecnologiche serviranno figure eccellenti nella comunicazione, nella creazione di relazioni e con un imprinting umanistico – sostiene Normanno Cacciari di Imola Informatica. Perché sulla capacità di fare networking, può vincere ancora l’uomo: «Le persone sono davvero insostituibili alle macchine solo quando sono in grado di creare relazioni e sapere cogliere le trasformazioni in atto nelle società e nel mercato del lavoro» - conclude Christian Gironi dell’incubatore d’impresa Innovami.