Come iniziare la professione di accompagnatore turistico? Quale corso di preparazione frequentare e quante lingue occorre conoscere? Lo spieghiamo in questa guida: per realizzarla, abbiamo intervistato Alessandro Angelone e Filippo Sica, docenti del prossimo corso per Accompagnatore Turistico.
L'accompagnatore turistico
assicura il perfetto svolgimento dei viaggi di gruppo in Italia e all'estero.
Segue
i turisti all’interno di ogni tappa del programma di viaggio: dall’assistenza
al check-in negli aeroporti e negli hotel all’accompagnamento dei gruppi in
visite libere, in giro per le città più interessanti.
Durante il viaggio fornisce informazioni
turistiche generali sulle destinazioni visitate, coordina il proprio lavoro con
gli altri professionisti (es: gli autisti di bus turistici) e controlla la
qualità dei servizi offerti all'interno del programma di viaggio, come pranzi,
cene, tour e attività.
È una figura professionale
diversa rispetto alle guide locali e alle guide ambientali escursionistiche
(GAE): mentre le guide si occupano delle visite a musei, palazzi storici,
parchi naturali e territori a forte interesse paesaggistico, l’accompagnatore turistico si occupa
dell’intera riuscita di un programma di viaggio.
Il primo passo è iscriversi a un
corso da Accompagnatore turistico come quello organizzato da FORMart. Dopo aver superato una verifica iniziale in base alla
propria conoscenza delle lingue straniere, occorre seguire un percorso
formativo di 150 ore.
Le lezioni serviranno a prepararsi all’esame finale,
strutturato in un test scritto e una prova orale.
Al conseguimento dell’esame si può richiedere quindi l’abilitazione
per essere inseriti nell’albo professionale: in pochi mesi sarà possibile
ottenere il “patentino” da accompagnatore turistico e lavorare su tutto il
territorio nazionale e all’estero per i gruppi in partenza dall'Italia.
In particolare, l’Emilia-Romagna è un’ottima regione dove
iniziare il percorso da accompagnatore: è una regione facilmente raggiungibile
da molte città italiane, i corsi vengono organizzati con una frequenza
relativamente alta e possiede un’attrattività turistica davvero invidiabile. È
la regione con più prodotti enogastronomici DOP in Italia, è la terra dei
motori e del divertimento, capace di offrire un’esperienza di viaggio completa
a ogni genere di visitatore.
Come abbiamo accennato sopra, per
prepararsi alla prova finale è necessario frequentare un corso
da accompagnatore turistico.
In tutti i corsi si affrontano materie molto
diverse tra loro che servono a creare una preparazione professionale a 360
gradi: servizi di accompagnamento, marketing turistico, gestione economica,
sicurezza e relazione con il cliente.
Per arrivare pronti all’esame
finale nelle nostre lezioni prevediamo esercitazioni, simulazioni e test
intermedi, tratti dal manuale che consegniamo a ogni partecipante del corso.
Per superare l’esame con
tranquillità occorrono pochi mesi tra studio e lezioni.
L'impegno per preparare
la prova finale è simile ad un esame universitario da 12 crediti, ma con un
unico testo da leggere già incluso all’interno del corso. Inoltre per
facilitare ulteriormente l’apprendimento è possibile utilizzare dei nuovissimi
test interattivi.
Per diventare accompagnatori turistici
occorre possedere una preparazione adeguata (dimostrabile tramite l’iscrizione
e la frequenza al corso) e la conoscenza di almeno una lingua straniera con un
livello minimo B2.
In genere, non sono previsti
altri requisiti particolari: in Emilia-Romagna possono partecipare tutte le
persone diplomate o laureate in qualsiasi campo di studio, senza alcun limite
di età.
Conoscere più lingue possibili
costituirà un plus, soprattutto per chi ambisce ad accompagnare gruppi
all’estero o vuole occuparsi dell’incoming di gruppi stranieri. Ma anche chi
conosce lingue meno comuni potrà garantirsi una maggiore possibilità di trovare
clienti e di poter avere meno concorrenza.
Tutte le altre conoscenze personali
andranno a comporre naturalmente le soft skills dell’accompagnatore turistico. Un
appassionato di fotografia, un istruttore sportivo, un laureato in lettere ad
esempio, potranno arricchire con le loro nozioni aggiuntive l'esperienza di
viaggio dei partecipanti che gliene saranno grati non solo con mance e
ringraziamenti, ma con recensioni e soddisfazioni difficilmente raggiungibili
in tante altre professioni.
Un accompagnatore turistico può lavorare
per associazioni, Enti del turismo, Tour operator, agenzie di viaggio, catene
alberghiere, società che organizzano escursioni, DMC (Destination Management
Company) locali, enti pubblici.
Può lavorare sia come dipendente,
sia come libero professionista pagato in partita Iva o tramite prestazione
occasionale: i suoi clienti potranno essere sia nazionali che stranieri e potrà
operare in tutto il mondo.
La sua preparazione di base gli
offre inoltre una marcia in più per lavorare come tour leader o operatore di
viaggio.
Chi organizza pacchetti di
viaggio e tour guidati avrà sempre bisogno di accompagnatori per garantire la
miglior esperienza possibile ai propri turisti.
Le agenzie di viaggio non possono
fare a meno di affidare a un accompagnatore la gestione dei gruppi perché solo
un professionista sa come relazionarsi con i gruppi, rapportarsi con le
autorità locali, le guide, gli autisti, gestire le prenotazioni e i
trasferimenti.
Le agenzie non possono rischiare
di affidare questo lavoro a un accompagnatore improvvisato: sia perché potrebbe
non essere in grado di gestire consapevolmente una situazione di emergenza, sia
perché sono previste delle grosse sanzioni in caso di controlli e inconvenienti.
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