Parrucchieri ed estetiste abusive: l’SOS di Confartigianato Cesena

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Confartigianato Cesena è vicina ai professionisti della bellezza e lancia un appello per fermare il fenomeno dell’abusivismo.

Parrucchieri ed estetiste irregolari, incuranti delle prescrizioni e delle sanzioni messe in atto dal governo, potrebbero infatti approfittare della momentanea chiusura di saloni e centri estetici per offrire servizi di bellezza a domicilio.

Non è solo una questione di concorrenza sleale verso «le imprese di acconciatura ed estetica, quelle che non solo oggi, ma sempre, operano nel rispetto delle regole, sia dal punto di vista della formazione obbligatoria, sia per quanto riguarda i requisiti igienico-sanitari dei locali e salvaguardano la salute e i propri clienti» come si legge nella nota di Confartigianato Cesena.

È soprattutto una questione di tutela verso la propria salute e quella degli altri. Ricordarlo è d’obbligo, per contrastare alla radice un fenomeno che può avere gravi ripercussioni nel settore del benessere e della bellezza.

L’ECO DELLE CONFARTIGIANATO LOCALI

Confartigianato Cesena non è stata l’unica a lanciare un appello contro il fenomeno dell’abusivismo nel periodo dell’emergenza Coronavirus.

Nei giorni scorsi anche Confartigianato Vicenza, Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia e tante altre associazioni hanno dichiarato il loro aperto sostegno, in nome della legalità e della salvaguardia del benessere.

I CONTROLLI DELLE FORZE DELL’ORDINE

Da nord a sud, in questi giorni non sono mancate le segnalazioni di presunti irregolari in ogni regione d’Italia.

Anche i controlli non sono tardati ad arrivare, come in provincia di Cagliari, dove è stata fermata una donna che si era recata da “un’amica” per farsi fare una manicure.