Per le imprese operanti nel settore dell’edilizia esiste un nuovo terreno di lavoro: la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. La necessità da parte delle amministrazioni locali di abbattere i costi della spesa pubblica può tramutarsi in opportunità di intervento e di guadagno per le PMI del settore. Il nostro esperto Domenico Altieri ci illustra le prospettive di questo nuovo scenario: c’è più di un buon motivo per decidere di seguire il corso FORMart prossimamente in partenza a Piacenza.
Perché un’azienda dovrebbe scegliere di partecipare al corso di riqualificazione energetica degli edifici pubblici?
«La riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico, fino ad oggi considerata come un mercato residuale in Italia, rappresenterà sicuramente nei prossimi anni una straordinaria opportunità di lavoro per le imprese che sapranno interpretare al meglio questo trend.
In passato il mercato delle opere pubbliche è stato considerato poco interessante per le PMI. Certamente, non si è trattato di un caso: basti pensare ai "lacci burocratici" che hanno frenato l'ingresso alle imprese poco strutturate e alla reputazione di "pessimi pagatori" degli enti della pubblica amministrazione.
Oggi però qualcosa sembra essere cambiata con il Nuovo Codice degli Appalti. Dall'aprile dello scorso anno è stata valorizzata la libera concorrenza tra imprese e sono stati riconosciuti alle PMI diritti che prima sembravano essere negati. Come? Semplice: è stato sufficiente regolamentare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni.
La libera concorrenza, insieme alla certezza dei pagamenti, renderà questo mercato molto più appetibile. Lo dicono i numeri: oggi la media dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni in Italia è di 46 giorni, su un totale di quasi nove milioni di fatture pagate per un importo totale pari a 60 miliardi e mezzo di euro».
Cosa offre il corso alle PMI che intendono operare in questo mercato?
«La vera e propria mission del corso è preparare le figure chiave delle PMI ad affrontare con successo il cambiamento radicale del settore dell’edilizia, determinato dai nuovi scenari della crisi decennale. Non necessariamente in senso negativo, ma positivo, perché l’esigenza di contenere le spese offre nuove opportunità lavorative.
Anche per le pubbliche amministrazioni si prospetta la necessità di ridurre i consumi energetici da fonte fossile e di gestire in maniera più consapevole il consumo del suolo degli edifici, valorizzando il patrimonio edilizio già esistente. Questo si traduce molto spesso in occasioni di forme innovative di collaborazione tra pubblico e privato per effettuare gli opportuni interventi di riqualificazione».
In concreto, quali saranno gli argomenti trattati?
«Il corso si svilupperà in più moduli formativi e prevede, oltre ad elementi teorici, l'analisi di casi pratici e concreti realizzati dalle pubbliche amministrazioni con la partecipazione di testimonial di aziende leader nel settore.
Una prima parte illustrerà le modalità di programmazione e finanziamento delle opere pubbliche e le modalità di realizzazione. Si analizzerà in concreto un progetto di opera pubblica illustrandone i procedimenti e presentandone gli elaborati tecnico-economici che la compongono.
Successivamente ci dedicheremo al Nuovo Codice degli Appalti, illustrando le varie modalità di appalto sotto soglia e sopra soglia comunitaria. Si analizzerà un bando di gara d'appalto e si simulerà la partecipazione alla procedura di gara».
Per poi arrivare al tema innovativo: la riqualificazione energetica.
«Esatto. Negli ultimi moduli si entrerà nel merito dell’argomento più specifico del corso: come concentrarsi sulle forme di partenariato pubblico-privato e sulle opportunità che queste rappresentano per le imprese che hanno una prospettiva di crescita nel medio-lungo periodo. Si analizzerà un bando di gara di project-financing, con attenzione particolare alla redazione del PEF - Piano Economico Finanziario.
Infine, si approfondirà una forma specifica di partenariato pubblico-privato: il Contratto di Rendimento Energetico. Questo strumento innovativo può essere interessante per le imprese private perché consente di riqualificare il patrimonio edilizio esistente senza richiedere particolari investimenti alla pubblica amministrazione. Abbiamo già pensato di documentare un caso di successo per parlarne più concretamente».
