I problemi quotidiani non si risolvono in un minuto. Ma si
affrontano molto meglio: conoscendo le tecniche di rilassamento e
consapevolezza di sé, anche un solo giro della lancetta dei secondi può fare la
differenza.
Basta imparare a osservare le cose nel modo giusto: ansia,
stress e insonnia non sono la causa, ma il risultato dei problemi che ci
circondano ogni giorno. Ecco perché anche solo un minuto di meditazione può
illuminarci per risolvere alla radice tutte le preoccupazioni e incomprensioni
che provocano tensioni. A casa, come al lavoro.
Manuela Pettini, docente dei prossimi corsi per
gestire lo stress in programma a Ferrara, ci mostra in che modo le tecniche di
meditazione possono cambiare in positivo il nostro approccio ai problemi
quotidiani.
Il giusto equilibrio nasce dall’osservazione distaccata di
sé stessi. Ce lo dimostra un dato di fatto: siamo tutti bravissimi a risolvere
i problemi altrui. Quando però i problemi ci riguardano personalmente, tutto
cambia e non riusciamo nemmeno a vedere un’alternativa.
Esistono tecniche che ci aiutano a prendere le distanze: nei nostri corsi
impariamo ad usarle per dare ai problemi le loro reali dimensioni e non
lasciarci travolgere dal loro peso.
Questo è un esempio perfetto di come vivere un’esperienza
nuova. Quando la vita ci mette di fronte a un cambio di riferimento, un
ribaltamento delle regole, dobbiamo affrontarlo con flessibilità, curiosità e
dinamicità.
Se ci irrigidiamo al cambiamento faremo più fatica a viverlo.
Ricordiamo che non è il cambiamento a infastidirci e a causare lo stress, ma la
nostra resistenza a esso.
Non
possiamo cambiare gli altri, ma possiamo lavorare su noi stessi: è questo
l’unico metodo per migliorare il nostro modo di relazionarci con i colleghi di
lavoro.
Le tecniche di mindfulness e le altre pratiche di riflessione ci
permettono di concentrarci sui filtri con cui osserviamo ciò che ci accade
intorno.
Può sembrare banale, ma cambiando prospettiva ciò che percepivamo come una
situazione di chiusura può apparirci come una apertura o una opportunità.
Esatto:
proprio come in una palestra ci si allena con l’aiuto di un coach, per
confrontarsi ed eliminare quegli automatismi che ci allontano dall’equilibrio
psicofisico.
Osservando i nostri meccanismi di azione-reazione, i nostri
irrigidimenti e ascoltando i nostri malesseri riusciremo a trovare la via del
benessere.
Il corso di gestione dello stress permetterà di controllare difficoltà quotidiane
abbastanza frequenti (attriti con familiari e colleghi) e preoccupazioni che
possono degenerare in fastidi psicosomatici come ansia, stress e insonnia.
Il secondo corso approfondisce le tecniche principali di
meditazione e permette di scavare nel profondo, per raggiungere
l’auto-esplorazione e l’autoconoscenza.