2017: tra novità e questioni aperte in materia di lavoro - ciclo di seminari con Eufranio Massi

Il ciclo di incontri organizzati da FORMart, grazie al contributo del dott. Eufranio Massi, si pone l’obiettivo di illustrare le novità in materia di lavoro, offrendo ad aziende, consulenti, associazioni di categoria un’importante chiave di lettura a fronte di cambiamenti che segnano la fine di un’epoca (scomparsa dell’istituto della mobilità).

 

Sarà l’occasione per approfondire i cambiamenti in atto e analizzare le caratteristiche peculiari degli strumenti disponibili per le aziende che vogliono rimanere informate e crescere nel mercato di oggi.

 
 

In attesa dei seminari e per introdurre l'argomento abbiamo chiesto qualche anticipazione sui temi del seminario proprio a Eufranio Massi, grande esperto di Diritto de Lavoro.

Il 2017 si è presentato, con riguardo agli incentivi legati alle assunzioni, con una brutta novità ( seppur preannunciata da oltre 4 anni): le norma sulla mobilità che ci hanno accompagnato per un quarto di secolo, non ci sono più. 

Tutto questo ha una  diretta rilevanza sulle disposizioni che hanno consentito, attraverso agevolazioni contributive ed economiche, la ricollocazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi attraverso contratti a termine e contratti a tempo indeterminato. 
La cancellazione delle norme, come ben chiarito dall'INPS, attraverso il messaggio n. 99 del 17 gennaio 2017, ha effetti su coloro che sono stati iscritti nelle liste di mobilità entro il 31 dicembre 2016: essi pur percependo la relativa indennita fino alla scadenza, in caso di assunzione "non possono far godere" ai loro datori di lavoro i benefici già previsti dagli articoli 8, commi 2 e 4 e 25, comma 9, della legge n. 223/1991, in quanto abrogati.

Ma allora, ci si chiede, cosa c'è di nuovo e cosa resta sul "mercato" delle agevolazioni alle assunzioni?
Di nuovo, oltre alla alternanza scuola-lavoro (art. 1, comma 308, della legge n. 232/2016) sulla quale un primo giudizio potrà essere fatto nel prossimo anno, c'è la "Garanzia Giovani 2017" che, prevista da un decreto direttoriale, prevede, ricalcando (ma solo per un anno) la norma incentivante prevista dalla legge n. 190/2014, un beneficio massimo sulla quota a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi INAIL, pari a 8.060 euro per assunzioni a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato professionalizzante di  giovani "profilati" di età compresa tra il 16 ed i 29 anni. 

Il tutto, però, non è automatico, atteso che, la regia affidata all'INPS, dovrà materializzarsi in un programma informatico di prenotazione dell'incentivo, di concessione dello stesso e di conferma dopo l'avvenuta assunzione. A ciò si aggiunge, in un quadro di rispetto dei principi generali fissati dall'art. 1, commi 1175 e 1176 della legge n. 296/2006 e dell'art. 31 del decreto legislativo n. 150/2015,  l'obbligo del non superamento del "de minimis", fatto salvo il caso dell'incremento occupazionale, peraltro soggetto ad altre condizioni.

Oltre a ciò restano sul mercato altre agevolazioni (peraltro sottoposte ad altri condizionamenti) come quella per i lavoratori in NASPI, per le donne disoccupate da lungo tempo e per "gli over 50" ed il buon apprendistato professionalizzante che, nel marasma rappresentato dai cambiamenti normativi, dopo un periodo di eclisse, torna ad essere la tipologia contrattuale che,sotto l'aspetto dei costi e della convenienza normativa, risulta essere la più agibile.